Seven di David Fincher

Venerdì 18 maggio: «La trilogia del male»
Film: «Seven», Stati Uniti, 1995, di David Fincher

Dal romanzo di Andrew Kevin Walker. Ci sono sette delitti ispirati ai sette peccati capitali. Un obeso (la gola) viene ucciso col cibo. Un avvocato famoso per l’avarizia, prima di essere ucciso è stato costretto a mangiare un pezzo di se stesso. E così via per le altre vittime, che vengono uccise secondo la pena del contrappasso rispetto agli altri peccati capitali: accidia, superbia, ira, lussuria, invidia. Incaricati delle indagini sono il giovane Pitt e il vecchio Freeman. Il primo è arrabbiato e insofferente, l’altro fatalista e metodico. Pitt ha anche una moglie che aspetta un bambino, ma lui non lo sa. Indagano in un’atmosfera di violenza inverosimile, quasi inedita. Alla fine l’assassino si costituisce, ma solo per l’ultima, più tremenda beffa, ai danni del poliziotto giovane. Film particolare, regia che lascia un segno di novità grazie alla guida degli attori, all’impaginazione e alla gestione di una violenza nuova in un panorama dove le violenze sembravano esserci tutte. La fotografia aderisce alla storia con effetti di vera “angoscia cromatica”. Un film sulla via del culto anche da noi dopo il grande impatto americano. Pitt sempre diverso e bravo e poi Kevin Spacey, ormai il più grande cattivo del cinema. (mymovies.it)