Nato nel 1927 a Barcellona, Francisco González Ledesma si è convinto a diventare scrittore a tutti i costi: ha lottato contro la povertà, ha attraversato la guerra civile e i suoi romanzi sono sopravvissuti alla censure del regime di Franco. Alcuni di essi (Cronaca sentimentale in rosso, La dama del kashmir e Storia di un Dio da marciapiede) avevano già trovato la strada per la traduzione italiana (tutti presso Mondadori), ma sarà probabilmente l’edizione di Soldados a rinfrescare la memoria per un autore da sempre convinto che il noir e il sociale siano le due facce della stessa medaglia. Soldados non fa eccezione, naturalmente perché, come ha detto lo stesso Francisco González Ledesma in un’intervista, “tutti i personaggi di questo romanzo hanno la sensazione di avere un dovere da compiere, e lo compiono fino in fondo. In questo senso sono come dei soldati e Soldados è un romanzo del periodo di transizione: la transizione politica in Spagna è stato il fenomeno più interessante d’Europa, no? E’ stato una specie di miracolo aver legalizzato il partito comunista, aver fermato i militari. E ho l’impressione, quando si legge Soldados che si arrivi a conoscere meglio la Barcellona autentica che non è certo la Barcellona dei giochi olimpici di qualche anno fa”. Si chiamano Esteban Mayor, Marcos Javier e Pepe Collar e i loro destini sembrano incrociarsi perché tutti e tre hanno perso il coraggio necessario “a pagare i debiti più elementari”, ma anche per affrontare l’ultima chance per guadagnarsi quella dignità che si può vedere soltanto davanti allo specchio. Per i Soldados non sarà una scelta incruenta, ma spetta al lettore districarsi nella trama che si svolge sullo sfondo di una Barcellona torbida e inedita, sospesa tra passato e futuro, con fantasmi che scivolano da dietro ogni angolo, e come scrive Francisco González Ledesma “dunque un luogo spietato e sentimentale, tenero e osceno, squisito e orribile. Come tutti i luoghi storici, insomma”. La guida, in questo labirinto in forma di libro, è proprio lui, grazie ad una scrittura elementare eppure capace di non rinunciare al quel minimo di ironia e di ritmo che rende un romanzo, sia esso noir o sociale, un modo diverso di affrontare la realtà. (Marco Denti).
Bibliografia sintetica
Soldados, Meridiano zero, 1999
Mistero di strada, Giano, 2008
Storia di un dio da marciapiede, Giano, 2009
La dama del Kashmir, Giano, 2009
Non si deve morire due volte, Giano, 2010